6.500 all’anno i nuovi casi di cancro riconducibili all’infezioni da Papilloma Virus Umano (o HPV) e infezioni che colpiscono l’orofaringe, l’ano, il pene, la vagina e la vulva e la maggior parte di queste malattie potrebbe essere evitata grazie alle vaccinazioni oggi disponibili. Eppure nonostante la vaccinazione sia offerta gratuitamente e attivamente in tutte le Regioni italiane alle bambine nel 12° anno di vita (e alcune Regioni la offrano gratuitamente anche ai maschi nel dodicesimo anno di vita) i tassi di copertura sono ancora molto bassi e lontani dagli obiettivi prefissati dalle autorità sanitarie nazionali.
Il Papilloma virus riguarda maschi che femmine anzi un terzo del totale delle infezioni da HPV riguarda proprio i maschi anche se per i ragazzi non sono neanche disponibili esami e screening specifici (come ci sono invece per le donne). Per massimizzarne l’efficacia, la vaccinazione andrebbe fatta prima dell’inizio dell’attività sessuale, e quindi del potenziale contagio ma per immunizzarsi contro questo il virus cancerogeno non è mai troppo tardi. Gli adulti sessualmente attivi possono vaccinarsi volontariamente fino ai 45 anni di età, la qual cosa è assolutamente consigliata soprattutto se si hanno rapporti sessuali a rischio.
E a chi si chiede quanto costa la risposta è: “meno del tuo nuovo cellulare ma, fidati, è molto più utile“.
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