“Hikikomori” : in giapponese significa “stare in disparte” ed è un termine utilizzato per riferirsi a quei ragazzi che decidono di ritirarsi dalla vita sociale per lunghi periodi passando giornate intere nella propria camera da letto senza alcun tipo di contatto diretto con il mondo esterno. Riguarda principalmente giovani tra i 14 e i 30 anni e di sesso maschile (le ragazze potrebbero essere sottostimate dai sondaggi effettuati finora).
In Giappone ci sono di oltre 500.000 casi accertati e si tratta dunque di un fenomeno incredibilmente vasto ma ancora poco conosciuto ma l’attenzione nei confronti di questo fenomeno sta aumentando tanto che l’hikikomori non sembra essere una sindrome culturale esclusivamente giapponese ma un disagio sociale che riguarda tutti i paesi economicamente sviluppati del mondo (in Italia si stimano almeno 100 mila casi).
Le cause possono essere diverse partendo: caratteriali (gli hikikomori sono ragazzi intelligenti ma anche particolarmente introversi e sensibili), familiari (assenza emotiva del padre e l’eccessivo attaccamento con la madre potrebbero essere le cause), scolastiche (il rifiuto della scuola è uno dei primi campanelli d’allarme dell’hikikomori) e infine sociali (visione molto negativa della società).