È dimostrato come alcuni cibi possano stimolare e potenziare le nostre difese immunitarie. Alcune ricerche mostrano che una dieta ricca di frutta, verdura e povera di carni rosse e grassi saturi, hanno un rischio più basso di sviluppare endometriosi, una patologia ginecologica molto diffusa che colpisce donne prevalentemente in età fertile e che, se trascurata, può portare all’infertilità. L’obiettivo è quello di abbassare i livelli di infiammazione e i sintomi dolorosi ad essa correlata e accanto a queste terapie, un’alimentazione sana che potenzia gli effetti dei farmaci.
Pertanto la prima cura inizia proprio a tavola consumando alimenti ricchi di fibre (frutta, verdura, legumi, cereali integrali e frutta secca), limitare l’assunzione di grassi saturi e preferendo alimenti vegetali, latticini a basso contenuto di grassi e carni magre. Assumere alimenti come il salmone, sgombro, aringhe, sardine, e nei semi di lino, di noci e di zucca o ricchi di calcio, magnesio e vitamina D per contrastare la demineralizzazione ossea indotta da alcune terapie mediche per l’endometriosi. Evitare invece di assumere alcune erbe, come il Ginseng, che possono antagonizzare l’affetto dei farmaci.
Fondamentale è promuovere anche uno stile di vita sano praticando regolarmente esercizio fisico. Lo sport, infatti, è utile anche per contrastare gli effetti dell’endometriosi in quanto rilascia endorfine (anti-dolorifici naturali), promuove la deposizione di calcio a livello osseo e riduce i livelli di estrogeni circolanti.