Capita spesso che, dopo un colpo di frusta oppure dopo un forte attacco di cervicalgia, compaiano contemporaneamente sensazioni vertiginose mentre si cammina, si salgono o si scendono le scale oppure mentre ci si alza dal letto. Non è strano: le strutture anatomiche presenti nel collo difatti sono strettamente connesse con gli organi che regolano l’equilibrio, di conseguenza una alterazione delle stesse (ad esempio in caso di dolore) può causare delle problematiche nei sistemi che gestiscono il controllo della posizione eretta. Ecco allora che in caso di alterazione possiamo avere capogiri, vertigini e senso di instabilità nel paziente.
In realtà bisogna considerare che solo una parte delle vertigini è dovuta ad un problema cervicale. Esistono casi nei quali la vertigine viene ad instaurarsi dopo una alterazione della funzione vestibolare. Spieghiamo meglio.
Il vestibolo rappresenta il principale organo deputato al controllo dell’equilibrio, al suo interno sono presenti delle cellule che si dispongono in base alla posizione del capo e permettono al cervello di riconoscere la posizione della testa nello spazio. Per cui, quando il vestibolo si danneggia, il paziente percepisce la sintomatologia vertiginosa (che potrebbe anche non essere accompagnata dal dolore cervicale). Per questo è importante effettuare una valutazione clinica attenta per capire se la vertigine sia causata da un’alterazione delle strutture del collo oppure da una compromissione del vestibolo.
In entrambi questi casi la riabilitazione vestibolare può, a fianco della terapia farmacologica, aiutare il paziente affetto da vertigini a migliorare la propria condizione fisica.
Secondo le Linee guida per il trattamento dei disturbi dell’equilibrio, l’utilizzo degli esercizi di rieducazione motoria sono un valido aiuto per ridurre il rischio delle cadute nei pazienti che soffrono di vertigine. La riabilitazione vestibolare può essere iniziata precocemente ma mostra una efficacia anche se intrapresa più tardivamente: il suo obiettivo è quello di riprogrammare il sistema dell’equilibrio attraverso esercizi che stimolino i diversi organi a migliorare le interconnessioni fra di loro.
In ogni caso il trattamento della vertigine necessita un approccio multidisciplinare che deve includere il confronto tra diversi professionisti, quali l’otorino e il fisioterapista (presenti presso il nostro centro) per permettere di creare una terapia condivisa incentrata sulle caratteristiche del singolo paziente.