Si sa. I maggiori fattori di rischio per l’infarto possono essere colesterolo alto, storia familiare di malattie cardiache, sedentarietà e dieta ricca di grassi. Ma esistono anche altre condizioni altrettanto pericolose. Vediamole nello specifico.
MALATTIE AUTOIMMUNI
Malattie autoimmuni come lupus, artrite reumatoide o artrite psorisiaca possono aumentare il rischio non solo di miocardite o pericardite ma anche di infarto. Inoltre le donne che hanno avuto una storia di ipertensione in gravidanza (gestosi o eclampsia) possono vedersi aumentato il rischio di infarto e ictus nella mezza età. E pensate che il diabete gestazionale aumenta il rischio di diabete di tipo 2 che può far crescere fino a 5 volte il rischio di malattie cardiovascolari.
IL FREDDO
Le temperature molto fredde possono causare attacchi cardiaci: il freddo provoca vasocostrizione dei vasi e relativo incremento oltre a far salire la frequenza cardiaca. Questo aumenta il rischio che una placca coronarica si rompa e che si verifichi quindi un infarto. Anche uscire al gelo dopo un’abbuffata aggrava il pericolo, ma l’elemento scatenante rimangono gli sforzi eccessivi. Ovviamente non bisogna generalizzare: se ci si pensa gli eschimesi vivono al gelo ma non hanno un rischio di infarto aumentato!
ALLENAMENTO
Occorre avvicinarsi all’attività fisica con gradualità. Sarebbe pericoloso passare dal divano e buttarsi a correre una maratona nel giro di poche settimane perché questo può avere un effetto opposto ovvero causare un infarto piuttosto che prevenirlo. E importante non è solo gradualità ma anche e soprattutto una visita cardiologica: sarà il cardiologo che visitando il paziente stilerà un profilo di rischio e deciderà a quali esami sottoporlo. L’elettrocardiogramma basale, raccomandato nelle visite mediche per attività non agonistiche, spesso potrebbe non bastare e potrebbe invece essere raccomandata una prova da sforzo».
COCAINA
La cocaina ha una specifica tossicità in particolare proprio sulle coronarie: può quindi causare danni molto gravi come l’infarto del miocardio e l’ischemia miocardica. Quello che deve passare è che il consumo di cocaina è deleterio per il cuore. E ricordate che anche quantità minime possono provocare una lesione cardiaca.
CRAMPI ALLE GAMBE
Il vero problema è la claudicatio ovvero il dolore alla gamba quando ci si muove e che passa quando ci si ferma. Questo dolore è un sintomo specifico di malattia alle arterie periferiche tanto che spesso questi pazienti possono soffrire anche di malattie alle coronarie.